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Egzamin maturalny z języka włoskiego
Transkrypcja nagrań – poziom rozszerzony
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TRANSKRYPCJA NAGRAŃ
POZIOM ROZSZERZONY
Zadanie 4.
Mostra mercato „Tesori di Fattoria” a Giulianova
Torna la nuova edizione di “Tesori di Fattoria”, la rassegna del prodotto tipico che attira
un numero sempre più grande di visitatori affascinati dalla varietà e qualità delle nostre
produzioni agricole. In provincia di Teramo, dalla sua terra e dalla sua gente, nasce
l’iniziativa di “Tesori di Fattoria” voluta ed organizzata dalla Confederazione Italiana
Agricoltori di Teramo, con l’obiettivo di far riscoprire i prodotti tipici di qualità dimenticati
che sono stati i protagonisti delle tavole. Visitando la mostra mercato, si gusteranno i sapori di
una volta, grazie ad agricoltori sensibili e pronti a dare risposte e suggerimenti al visitatore
attento e curioso, desideroso di recuperare la cultura dei sapori dimenticati.
Abbiamo incontrato il Presidente Massimo Cerasi per farci illustrare le motivazioni e le
aspirazioni che la Cia di Teramo mette nell’organizzare l’evento “Tesori di Fattoria”.
- Cosa troveranno i turisti e i numerosi residenti, tra gli stand espositivi?
- “Visitando la mostra mercato si gusteranno i sapori che i nostri agricoltori hanno riscoperto,
valorizzato e riproposto: antiche varietà di frutta ed ortaggi, formaggi tradizionali, vini doc di
qualità, olio extravergine d’oliva, ma anche dolci e confetture. Non solo, ci sarà anche uno
stand con un’area didattica per i più piccoli, un percorso ludico-didattico per far conoscere la
vita rurale, curato ed organizzato dall’Associazione Giovani Imprenditori Agricoli di Teramo.
Inoltre, sarà allestita la mostra documentaria di un iniziativa che stiamo portando avanti: il
progetto “Angola”. Da alcuni anni andiamo in questo paese dell’Africa e aiutiamo a creare e
far nascere dei nuclei che autoproducono il proprio fabbisogno giornaliero.
- Il vostro scopo è anche educare alla riscoperta dei valori della campagna, valori che
oggi si stanno perdendo?
- “Infatti! La mostra vuole anche contribuire a creare un nuovo patto di fiducia con i
consumatori, garantendo loro la qualità autentica che solo i prodotti tipici di fattoria possono
avere. Infine, se mi permette, colgo l’occasione di questa intervista per sottolineare alcune
cose importanti. Volevo fare un appello o un invito ai visitatori a riscoprire il valore
dell’acquisto in fattoria, a viaggiare nelle nostre belle campagne tra paesaggi meravigliosi e
sorprendenti per acquistare direttamente dagli agricoltori con il piacere di emozionante
contatto con la natura.”
- Come saranno articolate le tre serate a Giulianova?
- La manifestazione è stata distribuita su quattro aree. Si parte dall’allestimento degli stand
espositivi. Oltre allo spazio gastronomico, nella zona della Piazza della Libertà saranno
presenti gli stand e sponsor della manifestazione con gadget e materiale informativo. Invece
l’Area di Corso Garibaldi sarà destinata all’artigianato locale. In accordo con
l’amministrazione comunale e la parrocchia di Giulianova, verranno aperti tutti i musei
cittadini e le chiese del centro storico. Il programma dettagliato è disponibile sul sito web
della manifestazione.
http://www.giulianova.it/
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Zadanie 5.
Intervista con Franca Fiacconi
N: Ciao Franca, mille grazie per la tua disponibilità a chiacchierare un pochino con noi.
Cos'è cambiato da quando sei entrata nel mondo dell'atletica ?
F: Sono entrata nel mondo dell'atletica a 12 anni, fino a quel momento non conoscevo lo sport
agonistico. Ovviamente la mia vita fu stravolta poiche' mi innamorai a tal punto della corsa da
esserne totalmente rapita. Mi ricordo che andavo al campo d'atletica e iniziavo a correre ancor
prima che l'allenatore me lo dicesse.
N: Cosa deve fare un atleta per diventare un buon maratoneta?
F: Bisogna innanzitutto metterci tanta passione: niente e nessuno può costringerti a correre se
non ne hai voglia. Quindi è indispensabile la predisposizione psicologica e fisica alla fatica di
lunga durata, l'una non può esprimersi totalmente senza l'altra. Ma è fondamentale lasciarsi
guidare da un allenatore di rilievo, cioè quello che "cuce" addosso all'atleta l'allenamento
come un sarto che confeziona un vestito su misura.
N: Quali difficoltà incontrano gli atleti a gareggiare in condizioni così estreme?
F: Per quanto riguarda la classica distanza su strada dei 42 chilometri, condizioni estreme è
difficile trovarne, eccezione fatta forse per l’estremo caldo o l’estremo freddo. Per quanto
riguarda le ultramaratone tipo la Marathon Des Sables che si svolge nel deserto, le difficoltà
sono numerose: si corre con uno zaino sulle spalle, c’è l'impossibilità di un'alimentazione
normale, la lunghezza delle tappe è amplificata dal forte caldo e poi ci sono i problemi con i
piedi doloranti, il rischio della disidratazione…fino ad arrivare all’ escursione termica.
N: Qual è l'alimentazione ideale per un atleta che partecipa alle maratone?
F: Per quanto riguarda la maratona classica di 42 km durante la gara gli atleti d'elite assumono
limitate quantità di carboidrati liquidi o sali minerali e acqua poiché la gara dura poco tempo.
Per quanto riguarda invece le maratone che durano molte ore, bisogna consumare durante la
gara anche barrette a base di proteine e carboidrati oltre a grandi quantità di acqua e sali
minerali.
N: Qual è la difficoltà più grande che un maratoneta deve superare in gara? Sete, fame,
fatica o…?
F: Tutto dipende da come ci si è preparati all'appuntamento. Io, pur essendo una persona
spontanea che ama improvvisare, non mi permetto di scherzare sull’essenziale: non trascuro
mai nulla. Sono fatta proprio così.
N: Grazie del tempo che ci hai dedicato.
F: Grazie a voi.
http://www.sportnetlive.com/
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Zadanie 6.
1. La Camera Nazionale della Moda Italiana é un’associazione che coordina e promuove
lo sviluppo della moda italiana. Rappresenta i più alti valori culturali della moda
italiana e si propone di tutelarne, coordinarne e potenziarne l'immagine, sia in Italia
che all'estero. Fin dal 1958, anno della sua fondazione, ha attuato una politica di
sostegno organizzativo finalizzata alla conoscenza, alla promozione e allo sviluppo
della moda attraverso eventi di alto livello. Come previsto dallo statuto, l'associazione
è il punto di riferimento e l'interlocutore privilegiato per tutte le iniziative nazionali ed
internazionali volte a valorizzare e a promuovere lo stile, il costume e la moda italiana.
http://www.itcgmontefiascone.it/
2. Si trova in Corso Garibaldi, a Milano, e apparentemente è un negozio di 130 metri
quadrati che vende abbigliamento. Se però ci si passa una settimana più tardi si rischia
di non ritrovarlo più: semplicemente il negozio, appena inaugurato, non esiste più.
Quello appena descritto è uno dei tanti esempi di “negozio a tempo determinato” e
rappresenta l’ultima mania degli amanti dello shopping a sorpresa. Si tratta di negozi
che aprono senza annunci di alcun tipo, vendono la merce e poi nel giro di poche
settimane chiudono e traslocano altrove. E a giudicare dal numero crescente di questi
negozi, la strategia funziona.
Selezione, ottobre 2007
3. Come si fa a vincere nel campo della moda? Semplice: accorciando al massimo il
tempo che passa fra l’ideazione di un modello e il suo arrivo in vetrina. Questo è il
segreto di alcuni marchi che si sono imposti rapidamente sul mercato globale e che
riescono a mandare in negozio un modello appena due settimane dopo la sua
ideazione. Nel modello operativo classico, invece, fra l’idea dello stilista, la
realizzazione, la sfilata e la spedizione al negozio il tempo può essere addirittura di 13
mesi. (...)
4. Il 25 febbraio 1951 con la sfilata organizzata dal conte Giorgini a Firenze per un
pubblico internazionale iniziava la storia della moda italiana. André Suarès scriveva
che “la moda è la migliore delle farse, quella in cui nessuno ride, poiché tutti vi
partecipano”. L’abito è sempre stato inteso come espressione di affermazione sociale,
di conferme individuali, importante mezzo di comunicazione di singoli individui e di
popoli interi. E’ anche un linguaggio del desiderio: un gioco di ammiccamenti e di
rivalità che narra l’evoluzione del costume, del pudore e dell’immaginazione. L’abito
assume dunque la funzione di talismano perché, come nelle antiche favole, è
l’elemento magico che permette la trasformazione. (..)
5. Altro che eleganza! Nella moda italiana trionfa il banale, la mancanza di idee, ma
soprattutto la volgarità. Per l’ultima settimana della moda italiana svoltasi a marzo a
Milano erano in programma 228 sfilate, ma in realtà, quelle che valevano la pena di
essere viste si contavano sulle dita di una mano. Uno dei motivi del tragico
decadimento è l’utilizzo sempre più massiccio, per motivi economici, di tessuti e
mano d’opera provenienti da Europa dell’Est, India e sopprattutto Cina. Altro punto
dolente è la mancanza di nuove idee e di nuovi stilisti. Sempre le stesse facce e, di
conseguenza, stessa solfa. Dove andrà a finire dunque il Made in Italy?
www.nytimes.com
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