La Repubblica - 30.10.2009.pdf

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repubblica
Il reportage
La cultura
Lo sport
Scudo fiscale
la prima guerra
della Svizzera
Sherlock Holmes
indagine
sul male del ’900
L’Inter non rallenta
anche Zenga
si arrende a San Siro
ETTORE
LIVINI
PIETRO
CITATI
NORRITO, PIVA
E SCACCHI
Fondatore Eugenio Scalfari
Direttore Ezio Mauro
ven 30 ott 2009
1 2
www.repubblica.it
Anno 34
- Numero 257
1,50 in Italia
venerdì 30 ottobre 2009
SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P.,
OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; DANIMARCA KR 15; EGITTO EP 16,50; MAROCCO MDH 24; NORVEGIA KR 20; POLONIA PLN 12,10; REGNO UNITO LST 1,50; REPUBBLICA CECA CZK 60; SLOVACCHIA SKK 80/ 2,66; SVEZIA KR 18; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TUNISIA TD 3,50; TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1
Virus A, già 11 morti in Italia
Il viceministro Fazio: siamo il Paese più colpito nella Ue
Filmato shock di un’esecuzione
Napoli, così uccidono
i killer della camorra
ROBERTO SAVIANO
Il caso
ROMA — Il virus A spaventa l’Italia. Negli ul-
timi giorni è aumentato in modo esponen-
ziale il numero dei contagiati. E anche il bi-
lancio delle vittime si fa pesante. Dall’inizio
dell’epidemia i morti sono già 11. Tra le zone
più colpite c’è la Campania dove in tre gior-
ni hanno perso la vita quattro persone. Il vi-
ceministro della Sanità Ferruccio Fazio lan-
cia l’allarme: «Siamo il Paese più colpito del-
l’Unione europea». E intanto scoppia la po-
lemica sulla distribuzione del vaccino, la cui
disponibilità sarebbe ancora limitatissima
anche per i soggetti ad alto rischio. Il conta-
gio, nel frattempo, comincia a interessare
massicciamente le scuole, alcune delle qua-
li sono ormai svuotate a causa dell’influenza.
COPPOLA, DEL PORTO, DUSI
E PASOLINI ALLE PAGINE 2, 3 E 4
Studio della Stanford University
La Chiesa: moralmente inaccettabile
Ovuli e sperma
dalle staminali
sarà possibile
far nascere figli
senza genitori
FRANCESCHINI E LA ROCCA
ALLE PAGINE 32 E 33
Il premier
e quel video
su Marrazzo
GIUSEPPE D’AVANZO
fonte vicina all’inchiesta
non ci gira intorno: «Non
c’è alcun altro politico di destra
o di sinistra, ministro in carica,
ministro uscente, professioni-
sta celebre o ignoto, “Chiappe
d’oro” o d’argento nella nostra
indagine». Forse salteranno
fuori domani o forse mai. Per
intanto, si deve dire che il viva-
maria di indiscrezioni e nomi
sussurrati che avvelenano o ec-
citano il Palazzo appare soltan-
to un efficace lavoro per
confondere l’ affaire . Che ha
due capitoli. Il primo è noto. Al-
l’unisono tutti – una volta tanto
– chiedono che sia chiuso con le
dimissioni di Marrazzo. Ri-
guarda le debolezze private del
governatore, la leggerezza di un
uomo pubblico che, ricattato,
non denuncia il ricatto e, sco-
perto il ricatto, mente o dissi-
mula nella scriteriata speranza
di salvare il collo e la reputazio-
ne.
Ma fu vero ricatto o Marrazzo
può avere qualche ragione se ha
creduto, per quasi quattro me-
si, di essere stato vittima di una
rapina e non di un’estorsione?
SEGUE ALLE PAGINE 12 E 13
BONINI E VINCENZI
A PAGINA 15
Tagli Irap, duello alla Camera
tra la maggioranza e Tremonti
Il regime di Ahmadinejad
avvia le trattative con l’Occidente
Iran, primo sì
sul nucleare
“Siamo pronti
a scambiare
l’uranio”
VINCENZO NIGRO
A PAGINA 20
ROMA — Nuovo scontro nella
maggioranza sulla politica eco-
nomica di Tremonti. Ieri il presi-
dente della Commissione finan-
ze del Senato Baldassarri è torna-
to a chiedere una riduzione del-
l’Irap da quattro miliardi. Ma dal
Tesoro è arrivata un’altra boccia-
tura: a decidere sarà adesso l’au-
la. Il premier Berlusconi, intanto,
ha annunciato ieri: «Il peggio è
passato, la ripresa c’è ma sarà
lenta». Il governatore di Bankita-
lia Draghi: «Persi 650mila posti di
lavoro». Buone notizie dagli Sta-
ti Uniti, dove il Pil a sorpresa au-
menta al ritmo del 3,5 per cento.
SERVIZI ALLE PAGINE 6, 7 E 9
Le idee
Nel dream team per l’Europa
non c’è posto per Blair
I fotogrammi dell’omicidio di Napoli
T UTTO normale. È questo che sembra essere il tempo
TIMOTHY GARTON ASH
L’ UE è condannata a sbagliare, co-
e il modo di questa esecuzione di camorra. Normalità.
Tutto normale scavalcare un morto per terra, tutto
normale vedere un uomo che viene sparato alla testa e non
far nulla, nemmeno gridare, o chiamare qualcuno. È tutto
normale, non si corre, nessuno sente di dover far niente. La
città è in guerra e si agisce come agiscono gli uomini in guer-
ra ossia, strisciare, allontanarsi, non dare nell’occhio.
SEGUE ALLE PAGINE 10 E 11
SANNINO A PAGINA 10
SEGUE A PAGINA 43
BONANNI ALLE PAGINE 24 E 25
COMUNE
DI FERRARA
PROVINCIA
DI FERRARA
La polemica
Boldini
nella Parigi degli
Impressionisti
Il giovane romano arrestato per droga e restituito cadavere alla famiglia dopo otto giorni
Stefano, il corpo che non si deve vedere
Ferrara
PalazzodeiDiamanti
20settembre2009
10gennaio2010
REPUBBLICA
L’ESPRESSO
S I CHIAMAVA Stefano
Mafia, nelle note del padre
spunta il nome del Cavaliere
Ciancimino jr
consegna
l’originale
del papello
FRANCESCO VIVIANO
A PAGINA 17
Oggi in edicola
“Il Divo”
Cucchi, aveva 31 anni. Era
stato accompagnato a ca-
sa dai carabinieri di Roma che
lo avevano poi portato via am-
manettato la notte tra il 15 e il 16
ottobre. Arrestato per il posses-
so di 20 grammi di sostanze
stupefacenti è scomparso dal-
la vita civile per ricomparire
morto una settimana dopo.
SEGUE A PAGINA 42
SERVIZI A PAGINA 26
Infoeprevendita:
tel.0532.244949
www.palazzodiamanti.it
Il film di
Sorrentino,
vincitore del
Premio della
Giuria a Cannes.
A richiesta con
Repubblica più
L’espresso
Solo in Campania quattro vittime in tre giorni. Caos nella distribuzione del vaccino, molte scuole svuotate dall’influenza
Appello della procura: aiutateci a trovare l’assassino
R ICATTO a Marrazzo. La
Berlusconi: “La ripresa c’è”. I dubbi di Draghi: “Persi 650mila posti”. Cresce a sorpresa il Pil americano, più 3,5 per cento
munque agisca. Se decide di non
scegliere Tony Blair come presi-
dente del Consiglio Europeo, la mancata
designazione avrà il sapore di un non
evento.
ADRIANO PROSPERI
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la Repubblica
LA NUOVA INFLUENZA
VENERDÌ 30 OTTOBRE 2009
2
L’allarme
Virus, Italia record in Europa
ELENA DUSI
ROMA — Il virus della nuova in-
fluenza ha iniziato a correre an-
che in Italia. Negli ultimi due gior-
ni si sono contati 5 decessi, di cui
4 solo ieri. Il numero totale delle
persone morte nel nostro paese è
salito a 11. Tutte convivevano già
con altre malattie serie. Solo la
prima vittima d’Italia (la donna di
Messina morta il 19 settembre)
non aveva problemi di salute
quando è stata colpita dal virus.
Ieri il viceministro della Salute
Ferruccio Fazio ha confermato:
bassa, inferiore rispetto alle pre-
visioni, di fronte a un’incidenza
che pare 3-4 volte più alta in con-
fronto alla normale influenza in-
vernale. Il consiglio per chi si am-
mala è di stare tranquilli perché
nella maggior parte dei casi si
tratta di una febbre come un’al-
tra».
La concentrazione delle vitti-
me a Napoli è solo una coinci-
denza secondo gli esperti. Al pri-
mo caso della città, il 3 settembre,
si sono aggiunti altri quattro de-
cessi negli ultimi tre giorni. Il pri-
mo è un pensionato di 65 anni ar-
rivato all’ospedale Cotugno con
una grave polmonite causata dal
virus H1N1. Da tempo era molto
debilitato e denutrito. E dopo
l’oncologo di 56 anni morto mar-
tedì (soffriva già di insufficienza
renale), ieri la nuova influenza ha
ucciso un altro medico di Napoli.
L’ex direttore di un ospedale psi-
chiatrico aveva 72 anni, ha avver-
tito i primi sintomi durante una
crociera a Ibiza, ma soffriva già di
una malattia respiratoria chia-
mata broncopneumopatia cro-
nica ostruttiva.
Stesso problema affliggeva
l’ergastolano di Poggioreale
morto ieri notte a 50 anni. L’uo-
mo era già diabetico, obeso, ave-
va avuto un infarto e respirava
con difficoltà. Nel 2004 aveva ol-
tretutto cercato di uccidersi ta-
gliandosi le vene nel carcere di
Sulmona. Ieri a Ferrara la nuova
influenza ha anche dato il colpo
di grazia a un nigeriano di 26 anni
che viveva in Italia da tre e soffri-
va di tubercolosi. A Rimini per le
complicazioni del virus H1N1 è
morta una donna di 43 anni gra-
vemente obesa.
REPUBBLICA.IT
Un dossier
aggiornato
sull’influenza
A e una guida
con 50
risposte per
capire come
si riconosce
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Impennata delle
infezioni nello
scorso week end
Il picco previsto
per fine novembre
«L’Italia insieme alla Spagna è il
paese europeo con il maggior nu-
mero di casi. Sono saliti moltissi-
mo negli ultimi giorni, ma in ge-
nerale l’influenza A resta una ma-
lattia leggera e sotto controllo».
L’incidenza secondo i dati di Fa-
zio ha raggiunto i 380 malati ogni
100mila abitanti, pari a circa
230mila casi, e ha superato la me-
dia europea dopo che per mesi (il
virus H1N1 è partito dal Messico
tra fine aprile e inizio maggio) l’I-
talia è stata relativamente protet-
ta.
«La curva dei contagi si è im-
pennata nell’ultimo weekend —
dice il virologo dell’università di
Milano Fabrizio Pregliasco —
quando i pazienti sono più che
raddoppiati. Molto colpiti i ra-
gazzi sotto ai 14 anni, con 600 ca-
si ogni 100mila persone». Il picco
della pandemia però non ha an-
cora raggiunto il nostro paese. «Si
prevede che i mesi più duri saran-
no la seconda metà di novembre
e dicembre» dice Stefania Salma-
so, responsabile del centro na-
zionale di epidemiologia dell’I-
stituto superiore di sanità. «La
mortalità comunque — fa notare
l’epidemiologo dell’Istituto
Gianni Rezza — rimane molto
La storia
Muore un secondo medico. Al Cotugno gente in fila e vigilantes con le mascherine
Napoli capitale della paura
in ospedale dilaga la psicosi
DARIO DEL PORTO
NAPOLI — Un medico, un pen-
sionato, un detenuto, un altro
medico: quattro vittime in tre
giorni. Diventano cinque se si
conta la prima vittima in assolu-
to, il 51 enne morto ai primi di
settembre. Numeri che spaven-
tano perché fanno di Napoli la
città italiana dove più alto è il nu-
mero di pazienti morti per com-
plicazioni da influenza A. E ri-
schiano di accreditare una psi-
cosi che può far danni più del vi-
rus. Basta un giro al pronto soc-
corso dell’ospedale Cotugno,
per capire: gente in attesa, geni-
tori e nonni in ansia per i bambi-
ni, guardie giurate e personale
con le mascherine al volto.
L’incubo-pandemia viene
soffocato a fatica dalle autorità
sanitarie che si sforzano di evita-
re allarmismi mentre viene mes-
sa a punto la campagna per la
vaccinazione. «L’unica arma è
questa», sottolinea l’assessore
regionale Mario Santangelo al
termine di una giornata scandita
da riunioni fiume. Dopo il caso
dell’ergastolano recluso a Pog-
gioreale, il vaccino verrà sommi-
nistrato in tutte le carceri campa-
ne agli agenti e ai detenuti rite-
nuti in condizioni di rischio. Il
piano, elaborato d’intesa con il
provveditore regionale dell’am-
ministrazione penitenziaria,
Tommaso Contestabile, preve-
de inoltre che negli istituti ven-
gano predisposte sezioni di iso-
lamento per i casi sospetti dove il
personale sarà dotato di guanti,
camici e mascherine. È partita la
vaccinazione nell’istituto per i
tumori Pascale. Il primo a sotto-
porsi è stato il manager, Tonino
Pedicini.
E se fino a ieri molti medici
avevano evitato di vaccinarsi, al-
tri stanno cambiando idea, sot-
tolinea il presidente dell’Ordine
regionale, Gabriele Peperoni:
«Nonostante la vaccinazione sia
CRONACA
già duecentomila contagiati
Cinque vittime in un giorno, undici in totale. Fazio: noi i più colpiti
174591806.057.png 174591806.058.png 174591806.059.png 174591806.060.png 174591806.061.png 174591806.062.png
la Repubblica
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PER SAPERNE DI PIÙ
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http://ecdc.europa.eu
VENERDÌ 30 OTTOBRE 2009
3
Il caso
Caos vaccini, poche dosi arrivate
e dai medici una raffica di rifiuti
Dopo i sanitari il turno di soggetti a rischio e donne incinte
MISURE DI SICUREZZA
Ingressi “controllati”
all’ospedale Cotugno
di Napoli, centro di
riferimento campano
per le malattie infettive
CATERINA PASOLINI
ROMA — Sono giorni di caos per
gli italiani in attesa del vaccino,
sempre più preoccupati dai picchi
della malattia ma soprattutto con-
fusi sul che fare per difendersi. Di-
sorientati tra dosi che arrivano a
scaglioni, ritardi e burocrazia. Tra
tempi di attesa incerti e indicazio-
ni diverse che si incrociano a se-
conda di dove abitano, dell’età,
dello stato di salute.
Sono 25 milioni gli italiani che,
secondo i piani del ministero della
Salute, dovrebbero vaccinarsi
contro l’influenza A e che da Tori-
no a Palermo non sanno bene co-
me comportarsi e dove andare ora
che è scattata, dopo i medici, la se-
parlano di 130mila arrivati sugli
800mila previsti, a Bari 30mila sul-
le 700mila vaccinazioni necessa-
rie sino a gennaio, Genova raccon-
ta di 12mila consegne a settimana
su una richiesta totale di 230mila e
il Lazio di 125mila sugli 800mila as-
segnati mentre in Sicilia siamo a
37mila su 710mila.
Così la fotografia del paese è fat-
ta di immagini molto diverse. A
Roma ieri assieme ai medici sono
state immunizzate le prime ge-
stanti, seguite a ruota dai piccoli
con patologie, mentre a Bari per le
future mamme si parla addirittura
di fine novembre. Un po’ meglio va
alle donne incinte siciliane: a Pa-
lermo avrebbero dovuto partire
con le iniezioni ieri, ma tutto è sal-
tato. Niente dosi, se ne parla lunedì
quando è previsto un nuovo invio.
Storie e direttive diverse a rac-
contare un paese che da un lato
chiede vaccini, protesta per ritar-
di, dosi mancanti o insufficienti. E
dall’altro è riluttante a sottoporsi
all’iniezione. In molte regioni in-
fatti tra i medici, la prima categoria
scelta per essere immunizzata vi-
sto l’alto rischio di contagio, i no
sono stati la maggioranza. In Pie-
monte solo il 5 % dei camici bian-
chi è fatto la vaccinazione mentre
in Puglia si pensa di arrivare al 40.
È forse anche grazie a questo “as-
senteismo” che le dosi sino ad og-
gi inviate sono bastate. In Piemon-
te infatti ne erano arrivate 63mila
sulle 630mila richieste, ha prote-
stato l’assessore alla sanità, la-
mentando che con consegne a on-
date di quantità non prevedibile è
difficile fare programmazione.
Forse se i medici non si fossero ri-
fiutati in massa di vaccinarsi non si
sarebbe potuto fissare per lunedì
l’avvio delle pratiche nei reparti
maternità.
E se le dosi arrivano a scaglioni,
la programmazione delle vaccina-
zioni va a rilento e si fa giorno per
giorno. In Lombardia, ad esempio
ne sono arrivate 210mila circa. Tra
lunedì e il 6 ne sono attese 170-180
mila destinate a circa 20mila don-
un aspetto cruciale, tanti miei
colleghi di Napoli e provincia ad
oggi non avevano alcuna inten-
zione di farlo. Adesso però ben
due medici sono morti, nelle ul-
time ore l’orientamento sembra
stia cambiando». In realtà, il me-
dico di 73 anni morto ieri pome-
riggio avrebbe contratto il virus
in crociera, dunque non per ra-
gioni legate alla professione.
Ma come si spiega il picco nel-
la sola città di Napoli? «Non è un
picco - replica l’assessore San-
tangelo - il freddo dei giorni scor-
si ha determinato una maggiore
diffusione del virus. Più persone
si sono ammalate e i più deboli ne
hanno risentito. Tutti i pazienti
deceduti erano affetti da patolo-
gie particolarmente gravi. E vo-
glio ricordare che in queste stes-
se ore le condizioni di due donne
ricoverate al Cotugno sono mi-
gliorate. Se nel resto d’Italia i nu-
meri sono diversi - aggiunge l’as-
sessore - forse è anche perché al-
trove le morti non vengono attri-
buite alle complicazioni da virus
H1N1 mentre al Cotugno vengo-
no tutti sottoposti al tampone».
La Regione Campania, assicura
Santangelo, «è attrezzata. Ma at-
tenzione: la psicosi può fare più
danni della malattia. È inutile
affollare gli ospedali, si ottiene
un unico risultato, quello di to-
gliere a chi ne ha realmente biso-
gno il diritto ad essere curati».
Il ministero punta
a immunizzare
venticinque milioni
di persone, quattro
italiani su dieci
Ma le consegne
procedono a
rilento. Ecco a
chi rivolgersi per
fare l’iniezione
conda tranche destinata a gestan-
ti, bambini oltre i sei mesi e anzia-
ni con patologie. Per tutti gli altri,
sani, se ne riparla da gennaio. E co-
sì in queste ore in molti si ritrova-
no dubbiosi a domandarsi se la si-
gnora incinta debba recarsi alla Asl
invece che dal medico di fiducia
per l’iniezione, se il piccolo vada
portato dal pediatra o in ospedale
e la nonna sia prevista in cura al-
l’ufficio di igiene, come in Veneto,
o altrove. La realtà è che non ci so-
no regole uniche per tutto il paese,
ogni regione decide per sé come e
dove vaccinare, anche se il pro-
gramma viene fatto in base agli ar-
rivi delle dosi.
E qui scattano le proteste, le la-
mentele. I vaccini per ora, sottoli-
neano dal Piemonte alla Puglia,
dalla Campania al Lazio, vengono
consegnati a rilento. Così a Napoli
ne incinte, a circa 18mila bambini
dai sei mesi in su con malattie cro-
niche e agli adulti a rischio con pa-
tologie.
Ma dove andare? In Toscana,
Emilia Romagna, Lazio, Calabria,
Basilicata e Provincia autonoma
di Trento per donne incinte, bim-
bi e malati cronici, è necessario re-
carsi dal proprio medico di fami-
glia, altre Regioni seguono una
strada diversa. In Lombardia, Pie-
monte, Provincia autonoma di
Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Ve-
neto, Marche, Umbria, Abruzzo,
Puglia e Sicilia bisogna rivolgersi
alle Asl. In Sardegna e Campania
c’è la possibilità di vaccinarsi sia
nei Centri sanitari, sia dal proprio
medico In altre regioni, come Mo-
lise o Valle D’Aosta, ancora non si
sa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Regole diverse da regione a regione. E le persone senza malattie gravi dovranno aspettare gennaio
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LA NUOVA INFLUENZA
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VENERDÌ 30 OTTOBRE 2009
4
La mappa del virus
ultimo bollettino
ufficiale del Ministero
aggiornato al 21 ottobre 2009
332
153
682
Trentino
Alto Adige
Friuli Venezia
Giulia
Lombardia
39
Valle
d’Aosta
905
Veneto
1063
2186
Piemonte
Emilia
Romagna
707
Marche
661
Torino
Firenze
Liguria
107
Abruzzo
LA PAURA DEL VIRUS
Classi decimate e insegnanti
in malattia. L’epidemia
colpisce a macchia di
leopardo. In una elementare,
la Niccolò Tommaseo, sono
rimasti a casa un bambino su
due. “Non mi è mai capitato di
assistere a una diffusione così
rapida della malattia”, dice la
preside Lorenza Patriarca
2635
14
ASSENZE IN CRESCITA
Classi dove manca più del
50% degli alunni ma nessuna
scuola chiusa: in Toscana
l’influenza A colpisce in
materne, elementari e medie,
con contagi a macchia di
leopardo. In provincia di
Firenze il 15% degli alunni
sono assenti a causa del virus
H1N1o della paura del virus
Toscana
Molise
14217
Totale casi
clinici
segnalati dai medici
per regione
389
1057
Umbria
Lazio
1304
Puglia
1166
Campania
40
livello trascurabile
livello basso
livello medio-basso
livello medio-alto
livello alto
Basilicata
61
530
196
Sardegna
Sicilia
Calabria
Milano
Il dossier
Roma
I PIÙ PICCOLI A RISCHIO
A letto con l’influenza il 30%
degli studenti di materne,
elementari e medie.
“In alcune scuole la metà dei
bimbi è rimasta a casa”,
spiega il Provveditore di
Milano, Giuliana Pupazzoni, e
all’elementare di via
Trilussa classi da 20 hanno
fatto lezione in quattro
LE CLASSI DIMEZZATE
Scuole decimate e assenze
con punte del 50 per
cento tra gli alunni per
l’influenza. Dicono alla scuola
elementare Manetti: “In due
classi con quarantadue
bambini, ce ne erano venti.
Non ci sono i vaccini per le
scuole, ma è tardi, sembra
che l’epidemia sia scoppiata”
“Ma il peggio deve arrivare”
Dalla Lombardia alla Campania, è boom di assenze
Genova
magna nelle 200 “scuole senti-
nella” si registra un incremento
della diffusione della malattia. In
provincia di Firenze — si stima —
circa il 15% degli alunni manca a
causa dell’H1N1 o della paura
del virus. A Torino, all’elementa-
re Tommaseo sono rimasti a ca-
sa un bimbo su due. In Liguria è
allarme: a ottobre sono finiti a
letto il doppio dei bambini che si
erano ammalati della stagionale
durante il picco dello scorso an-
no. Alla Daneo, una elementare
del centro di Genova, una quinta
è rimasta con un solo alunno. La
Campania corre ai ripari: Alber-
to Bottino, direttore scolastico
regionale, chiederà agli istituti di
informarlo sui casi accertati. E a
Palermo — dicono all’ufficio
scolastico provinciale — «basta
un nulla per fare scattare l’allar-
me tra genitori e alunni».
Napoli
PAOLA COPPOLA
SALVO INTRAVAIA
ROMA — Classi semideserte.
Alunni costretti dall’influenza a
saltare le lezioni: uno su due in al-
cuni istituti. Scuole dell’infanzia,
elementari e medie sono le più
colpite. Assenze per malattia do-
vute alla stagionale — che conta-
gia i più piccoli, decima profes-
sori e non risparmia bidelli e per-
sonale — ma a svuotare le scuole
ci pensa anche l’influenza A.
Quando non è il virus H1N1 è lo
spettro del contagio, perché può
bastare un caso a far scattare l’al-
larme e convincere i genitori a te-
nere a casa i ragazzi. Con una cer-
tezza, avverte Fabrizio Preglia-
sco, virologo dell’Università Sta-
tale milanese «la curva dei conta-
gi è destinata ad aumentare». In
Lombardia a letto con l’influen-
za è il 30% degli studenti di ma-
I CASI RADDOPPIATI
A ottobre a letto il doppio dei
bambini che si sono ammalati
della stagionale durante il
picco dell’anno scorso: è
allarme per il contagio da
virus H1N1. Alla elementare
Daneo, una quinta è rimasta
con un alunno, un’altra con 7.
Anche alle medie situazione
di crisi
A casa restano
soprattutto i
più piccoli,
ma anche molti
professori e bidelli
Basta un caso
accertato e molti
genitori non fanno
uscire i figli per
paura del contagio
L’ALLERTA NEGLI ISTITUTI
Il direttore scolastico
regionale, Alberto Bottino,
invierà una circolare agli
istituti per chiedere un
monitoraggio della situazione
degli studenti e di essere
informato immediatamente in
caso di influenza A accertata.
Al momento nessuna scuola
ha chiuso a causa dei contagi
terne, elementari e medie. «In al-
cune scuole la metà dei bimbi è
rimasta a casa», spiega Giuliana
Pupazzoni, provveditore di Mi-
lano. Decimate le scuole romane
dove le assenze toccano punte
del 50%. Il virus ha un «anda-
mento capriccioso: sta dando
una sorta di passata nelle scuole,
specie in quelle di Roma, ma an-
che in Regioni come Lombardia,
Toscana ed Emilia Romagna»,
chiarisce Giovanni Rezza, epide-
miologo dell’Iss. L’incidenza
maggiore è tra gli under 14 anni.
«Ma il numero dei casi gravi è
basso», continua. «E dal ministe-
ro dell’Istruzione: «Tantissimi gli
studenti a letto con l’influenza
ma non occorre allarmarsi».
Le famiglie sono spaventate.
«Ha colpito più l’allarme del vi-
rus», commenta Cristina Cocchi,
direttrice del distretto socio-sa-
nitario Pianura Est dell’Ausl di
Bologna, il “caso” delle elemen-
tari De Amicis di San Pietro in Ca-
sale dove su 320 alunni ci sono
stati due casi confermati di suina
e oltre 200 assenti. In Emilia Ro-
Bologna
Bari
LE AULE SEMIDESERTE
L’epidemia di influenza A entra
nel vivo, e le aule diventano
semideserte anche per la
paura del contagio. A San
Pietro in Casale, alla De
Amicis, dopo due casi di
suina, martedì erano assenti
220 alunni su 320. In città i
nidi hanno il 25,5% di
assenze, le materne il 18%
LE SCUOLE TUTTE APERTE
Nessun istituto è stato chiuso
a causa del virus H1N1 in
Puglia ma alla scuola media
“Mazzini” di Melendugno
(Lecce), è bastata l’assenza
di 12 alunni della II C a causa
dell’influenza per diffondere
la notizia della chiusura della
scuola per un’epidemia
di suina: una bufala
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il caso/1
E per i fedeli alla Mecca
mascherine e disinfettanti
Il caso/2
Solo sette calciatori sani
il Betis non può giocare
Parma
ROMA — Istruzioni per il pellegrinaggio alla
Mecca ai tempi dell’influenza A. Oltre 2,5 mi-
lioni di fedeli si muoveranno da 160 paesi del
mondo e ciò potrebbe scatenare ondate epi-
demiche. È per evitare il peggio che speciali
raccomandazioni dovranno essere adottate
dai fedeli, sostiene sulla rivista Science Shahul
Ebrahim, dei Centri Statunitensi di Prevenzio-
ne e Controllo delle Malattie. «Innanzitutto le
persone a rischio, bambini under 12 e over 65,
persone con malattie croniche ed a rischio
complicanze, dovrebbero astenersi que-
st’anno dal pellegrinaggio. Inoltre i fedeli do-
vrebbero utilizzare mascherina e disinfettanti
per le mani». Il ministero della Salute dell’Ara-
bia Saudita ha controlli negli aeroporti (con
isolamento dei casi sospetti) e l’obbligo di pre-
sentare all’ingresso una documentazione di
avvenuta vaccinazione contro il virus H1N1.
SIVIGLIA — Tredici giocatori del Betis Sivi-
glia, squadra di calcio che gioca in seconda
divisione, avrebbero contratto il virus del-
l’influenza A. Dopo che la notizia era stata
diffusa dalla stampa spagnola, il club anda-
luso ha confermato il contagio per alcuni dei
giocatori e parte dello staff, senza specifi-
carne però il numero. Secondo indiscrezio-
ni di stampa, tra gli sportivi contagiati ci sa-
rebbero Sergio Garcia, Arzu, Sunny, Carlos
Garcia, Nelson e Israel Bascon. Il Betis ha
cancellato gli allenamenti di questa settima-
na e ha chiesto il rinvio del match di dome-
nica contro il Villarreal B, un incontro valido
per la Segunda Division. Il club ha motivato
la richiesta con il mancato raggiungimento
del numero minimo di giocatori: la squadra
iberica, infatti, sarebbe in grado di schiera-
re solo sette giocatori della prima squadra.
Palermo
L’ANSIA DEL CONTAGIO
Materne e elementari con le
classi decimate. “Da una
settimana” dice Cecilia
Paletti, insegnante “abbiamo
un’impennata di assenze,
soprattutto nelle classi della
materna. Non sappiamo se si
tratti di casi di virus A o di
stagionale ma a scuola c’è
apprensione”
Pellegrini alla Mecca
IL GEL DISINFETTANTE
“Basta nulla per far scattare
l’allarme tra genitori e alunni”,
spiega Rosario Leone,
dirigente dell’Ufficio scolastico
provinciale di Palermo.
L’alberghiero “Pietro Piazza”
è rimasto chiuso per un caso
di influenza A. Alle superiori gli
studenti portano fazzolettini
umidificati e il gel disinfettante
CRONACA
Classi dimezzate nelle scuole
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