La Gazzetta dello Sport - 08.09.2009.pdf

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Martedì 8 settembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 212
F.1 PARLA IL PILOTA ROMANO CHE DOMENICA DEBUTTA IN ROSSO
Giancarlo
Fisichella, 36 anni,
felice e orgoglioso
con la divisa
Ferrari ANSA
US OPEN E’ NEI QUARTI
«Trionfare a Monza
è il massimo della vita»
Pennetta
da incanto
a New York
Salva sei match point, stronca la
Zvonareva. E stanotte c’è Serena
Williams: «So che posso batterla»
Fisichella: «Ferrari è già casa mia». Massa operato 4 ore
Pagina 23 CREMONESI
MOMENTO DELICATO I dubbi di grandi voci «rossonere»
MILAN
Marco Van
Basten (a
sinistra), 44
anni, e David
Beckham, 34
REUTERS
DUE SCOSSE
Flavia Pennetta, brindisina, 27 anni REUTERS
il commento
PUNTO DI SVOLTA
di VINCENZO MARTUCCI
Van Basten «E’ dura vincere se non si investe»
Beckham «Tornare? Vedremo, ho altre offerte»
In trincea, negli ottavi degli Us Open che non
potremo dimenticare. Per i 6match point an-
nullati da Flavia Pennetta a Vera Zvonare-
va, giocando all’attacco, senza paura, senza
melina. Per questo 3-6,7-6, 6-0 che catapul-
ta, oggi, all’impossibile assalto a SerenaWil-
liams, nei quarti. In trincea, in prima fila,
subito dietro il seggiolone dell’arbitro, a due
metri da Flavia Pennetta, nel cuore dell’im-
menso vulcano Arthur Ashe, che rovescia
sul campo 20mila voci e milioni di volt di
adrenalina, nelle favolose «night session».
x
l’olandese
DOMANI A TORINO SFIDA ALLA BULGARIA CON VISTA SUL MONDIALE
Ital Juve, vai che sei sola
Avete visto quanti giocatori hanno
preso Juventus e Inter? Il Milan ha Huntelaar,
eccellente attaccante, ma è uno. E
Leonardo fa quello che può con quello che ha
SEGUE A PAGINA 20
Lippi punta sul blocco bianconero (8 convocati) e va in
controtendenza. Solo la Spagna si avvicina con 5 del Barça
x
l’inglese
BOXE STASERA ALTRI 4 AZZURRI SUL RING
Pagine 2-3-4-5
Cammarelle e Valentino
ai quarti del Mondiale
So che è atteso il mio ritorno in
rossonero e ne sono felice. Ma ho altre 3 o
4 opzioni, deciderò al momento giusto. Ora
penso alla Croazia e al quarto Mondiale
Pagina 30 CRIVELLI
Pagina 10 BOCCI e GALAVOTTI
LA DECISIONE DIVIETO ANNULLATO
La Sensi si fa garante
Tifosi della Roma a Siena
Pagina 13 BOLDRINI
FIORENTINA FASE CRUCIALE
Della Valle perplessi:
la città ci ama ancora?
Pagina 15 CALAMAI
Chiellini, Grosso, Cannavaro, Marchisio e Camoranesi: 5 degli 8 juventini d’Italia GETTY IMAGES
IL ROMPI PALLONE
w
COL LUSSEMBURGO (ORE 21, RAI 3)
IN EDICOLA IL 2 O DVD
L’Under 21 di Casiraghi
cerca il leader: Balotelli
Viaggi di nozze
con Verdone
di Gene Gnocchi
Argentina: è in serio pericolo la panchina
di Maradona. Diego è talmente grasso che
rischia di sfondarla.
Pagina 8 ELEFANTE e TAIDELLI
A9,99 e , PIÙ LA GAZZETTA
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R 2
MARTEDÌ 8 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI
Tanto
è un gioco
w
di LUIGI GARLANDO
10
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Se Valentino
supera Lippi
i giocatori del
Grande Torino
schierati in
azzurro dal c.t.
Pozzo l’11 maggio
1947 a Torino in
Italia-Ungheria
3-2
Ve lo immaginate
Marcello Lippi che
dopo la disfatta in
Confederations Cup si
presenta in
conferenza stampa
con le orecchie
d’asino? No, eh? Al
contrario, se
Valentino Rossi fosse
stato c.t. azzurro a Tbilisi, probabilmente si
sarebbe presentato con la maglia di Kaladze
addosso e ci avrebbe scherzato,
annunciandolo magari come il nostro
prossimo oriundo, evitando di assicurare che i
gol li avremmo segnati comunque e che ci
siamo meritati la vittoria. Anche per questo,
forse, domenica più di 6 milioni di italiani
hanno seguito Valentino in tv. Per il fascino di
un campione che sa scherzare su vittorie e
sconfitte, un tipo che non ha mai abbandonato
un’intervista per una domanda scomoda su
Biaggi o Stoner, un amico che vale la pena di
accompagnare al traguardo, comunque vada.
i giocatori
juventini
schierati dal c.t.
Bearzot in tre
partite al
Mondiale del
1978 in
Argentina
L’Ital-Juve
Valentino Rossi, 30 OMEGA
9
giocatori
in Nazionale li
hanno avuti
anche
Pro Vercelli
(1913),
Fiorentina (1957)
e Inter (1966)
Il blocco bianconero
è il più numeroso
Così Lippi sfiderà
le rivali al Mondiale
Valentino a Misano non si è lasciato dietro
solo Lorenzo, anche tutti i calciatori azzurri. In
un caldo pomeriggio che sa ancora di spiaggia
e d’estate, 6 milioni 669 mila italiani hanno
preferito restare in casa, davanti a Italia 1 (41%
di share), per godersi Vale. Più di quanti
sabato (prima serata, Rai1!) abbiano seguito
l’Italia nel delicato impegno in Georgia: 6
milioni 512 (36,4% di share). Sorpasso non
banale, visto che il calcio è la religione
sportiva dominante e le partite della
Nazionale una liturgia imperdibile. Perché
allora Valentino Rossi più di Peppe Rossi? La
domanda è già una risposta. Pepito Rossi a
Tbilisi ha pagato il peso della pressione. Per
Valentino, e per i fuoriclasse in genere, le
pressioni sono gli spinaci di Braccio di Ferro .
Nessuna delle grandi nazionali ha un club così
presente. Soltanto nella Spagna c’è tanto Barça
Sono 8 gli juventini d’Italia, eccone 6: qui da si
Persi Totti e Del Piero, non pervenuto Cassano,
questa Nazionale, al di là di Buffon, è povera
di stelle, di eroi popolari a tinte forti, abituati a
vivere in copertina e ad affascinare comunque
al di là del rendimento. Vale regala sempre
scosse da rockstar , l’Italia di Tbilisi eccitava
come un coro di montagna. Carenza di
autoironia, simpatia a pelle, carisma. E poi la
parola chiave: spettacolo. Vale lo garantisce. Il
Brasile calcistico pure, infatti i nostri due
ultimi incroci con Dunga (Londra e Sud Africa)
hanno superato i 10 milioni di telespettatori.
Vale non ricorda i vecchi trionfi per
dimostrarsi più forte del giovane Lorenzo, lo
aspetta in curva e stacca dopo di lui. Non dice:
«Sono italiano, quindi mi difendo». Apre il gas
anche se guida il Mondiale, attacca sempre e
sempre con fantasia. C’è da imparare.
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
no pezzi sparsi. Soltanto l’Ita-
lia di Lippi va in controtenden-
za: 8 juventini in queste convo-
cazioni e nel probabile gruppo
dei 23, un altro in arrivo inter-
pretando il «detto non detto»
su Amauri. Una cifra enorme:
il 40 per 100 dell’Italia.
ro (più Iaquinta in arrivo dal-
l’Udinese). E cinque rossoneri:
Pirlo, Gattuso, Nesta, Gilardi-
no e Inzaghi. A chiudere il cer-
chio, quattro dal Palermo e tre
della Roma. Evitato l’effetto
puzzle, a Berlino si sente il
gruppo dentro, «la squadra».
pi. Senza contare Del Piero
che, al momento, sembra lon-
tano dai progetti del c.t.: per
lui (e Totti) decideranno il
campionato ed eventuali emer-
genze.
VINOVO (TO) d «Zoff, Gentile, Ca-
brini; Furino, Morini, Scirea;
Causio...» è una nostalgica lita-
nia che non è più possibile
mandare a memoria. Altro che
formazione titolare: nell’ordi-
ne mondiale post-Bosman si
gioca con «rose» da trenta, co-
manda il turnover, gli infortu-
ni sono la regola non l’eccezio-
ne, e i club assomigliano a mul-
tinazionali. Conseguenza: per
costruire le nazionali, più mo-
saici che blocchi, i c.t. aggrega-
Blocco Spagna Il blocco juventi-
no non ha eguali tra le grandi
del calcio mondiale. Soltanto
la Spagna s’avvicina, per filoso-
fia di fondo, somigliando però
più all’Italia 2006. Cinque del
Barcellona (Piqué, Puyol, Xa-
vi, Iniesta, Busquets), 4 del Re-
al Madrid (Casillas, Ramos, Xa-
bi Alonso, Arbeloa) e 4 del Va-
lencia (4: Silva, Villa, Mata,
Nuova tendenza Non è così nel
primo ciclo di Lippi: dopo due
anni d’esperimenti, la Naziona-
le che si prende Germania
2006 nasce da una bella combi-
nazione d’ispirazione juventi-
na e milanista. Cinque bianco-
neri: Buffon, Zambrotta, Can-
navaro, Camoranesi e Del Pie-
Sud Africa 2010 Battendo la
Bulgaria si va in Sud Africa. A
quanto pare, con l’Ital-Juve. In
difesa: Buffon, Cannavaro,
Chiellini, Legrottaglie, Grosso.
A centrocampo: Camoranesi e
Marchisio. In attacco: Iaquinta
e, appunto, l’atteso Amauri.
Quasi tutti prime scelte di Lip-
I NUMERI
9
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
R 3
y
RITORNI L’EX COMUNALE ESAURITO
GRUPPO 8
AZZURRI
IN TESTA
Classifica
Italia 17 punti
(7 gare giocate),
Irlanda 16 (8),
Bulgaria 11 (7),
Cipro 5 (7),
Montenegro 4
(7) e Georgia 3
(8)
Calendario
Domani
Italia-Bulgaria
(ore 20,50)
Montenegro-
Cipro (21,15)
10 ottobre
Cipro-Bulgaria
Montenegro-
Georgia
Irlanda-Italia
14 ottobre
Irlanda-
Montenegro
Bulgaria-
Georgia
Italia-Cipro
Il gol di Bruno Conti alla Grecia del 14 novembre 1981
contro tutti
All’Olimpico
ci sarà anche
il tifo granata
MARCHISIO È OK
FRANCESCO BRAMARDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO d Febbre azzurra ma non da 40˚. Il ritor-
no dell’Italia a Torino, assente da nove anni, ha
scaldato i torinesi ma non c’è stata la corsa al
botteghino anche se per domani sera alla fine
dovrebbe esserci il tutto esaurito. Ventimila i
biglietti staccati in prevendita, altri cinque mi-
la tagliandi ancora disponibili online (www.tic-
ketone.it) e fino ad esaurimento, mercoledì, ai
botteghini dell’Olimpico. I prezzi vanno dai 18
euro del settore laterale nord ai 70 euro delle
poltroncine.
Possibile 4-4-2
con il rombo
VINOVO (TO) Per la prima volta
si sono allenati tutti gli azzurri:
anche Marchisio è disponibile.
Si va verso un 4-4-2 a rombo
con Buffon; Zambrotta,
Cannavaro, Chiellini, Grosso;
Camoranesi, De Rossi, Pirlo,
Marchisio; Iaquinta (Gilardino),
Quagliarella (Rossi).
ANTIDOPING Ieri controllo
antidoping Fifa a sorpresa per
8 azzurri (tra cui Gila).
Pomeriggio libero per i giocatori
e passeggiata in città. E oggi a
Torino (ore 16.30 al Comune)
Abete, Albertini, Gravina e
Valentini presentano la carta
del tifoso della Nazionale.
Risultati
Cipro-Italia
1-2
Italia-Georgia
2-0
Bulgaria-Italia
0-0
Italia-
Montenegro 2-1
Montenegro-
Italia 0-2
Italia-Irlanda
1-1
Georgia-Italia
0-2
Città divisa L’Italia, l’azzurro, dovrebbe unire.
La città in verità, è divisa tra le due tifoserie.
Sarà alla fine un Olimpico bianconero più che
granata per via del blocco juventino scelto da
Lippi, che ispira poca simpatia all’altra metà
della città che poco ha gradito, tra l’altro, la
scelta del centro sportivo di allenamento di Vi-
novo, casa Juve. Per unire le tifoserie e scaldare
la piazza domani mattina dalle 9 alle 12 a Palaz-
zo Civico verrà esposta la Coppa del mondo vin-
ta tre anni fa in Germania. Alle 13, sempre a
Palazzo Civico, la delegazione della rappresen-
tativa nazionale bulgara sarà ricevuta ufficial-
mente dal presidente della Figc, Giancarlo Abe-
te, da un rappresentante Fifa, dal sindaco di
Torino Sergio Chiamparino e dai presidenti di
Juventus e Torino, Giovanni Cobolli Gigli e Ur-
bano Cairo. La Nazionale torna a Torino dopo
nove anni. Il 15 novembre 2000 gli azzurri
sconfissero in amichevole l’Inghilterra per 1-0
grazie ad un gol di Gattuso. Si giocava al Delle
Alpi, in panchina Giovanni Trapattoni, Buffon
e Cannavaro indossavano la maglia del Parma,
Coco e Fiore tra i protagonisti. L’ultima volta
allo stadio Olimpico, abbandonato per il Delle
Alpi eretto per Italia ’90, e rimesso a nuovo per
le Olimpiadi invernali, data il 14 novembre
1981, ventotto anni fa. Di scena Italia-Grecia
(1-1 gol di Bruno Conti e Kuis), valevole per le
qualificazioni ai mondiali di Spagna ’82.
nistra, Claudio Marchisio, Giorgio Chiellini, Fabio Grosso, Mauro Camoranesi, Fabio Cannavaro e Gianluigi Buffon INSIDE
la pillola
Marchena) costituiscono il tes-
suto equilibrato di una nazio-
nale che proprio dal Mondiale
a oggi gioca a memoria.
ma della sentenza Bosman,
sconosce il monocolore Ajax
d’una volta. A metà strada l’In-
ghilterra di Capello, alle prese
con l’invasione straniera senza
precedenti di Premier League,
la Germania (dove il Bayern
ha meno peso di una volta) e la
Francia (con l’Arsenal di Wen-
ger primo fornitore).
della sua gestione dal meglio
del Torino, e i 6 che conquista-
rono Spagna 1982? Anche Arri-
go Sacchi sceglie la filosofia
del blocco, naturalmente mila-
nista: 8 in campo il 19 novem-
bre ’92 (Malta-Italia 1-2). A
quanto pare i blocchi fanno be-
ne alle nostre fasi finali: 9 ju-
ventini nel 1934 (campioni), 6
juventini nel 1982 (campio-
ni), 7 milanisti nel 1994 (se-
condo posto). Anche se il re-
cord appartiene al Grande To-
rino: Valentino Mazzola e altri
9 granata in campo, l’11 mag-
gio 1947, nel 3-2 all’Ungheria.
Irripetibile?
di NICOLA BRUNI
Quanti mosaici Tutto il contra-
rio per Argentina e Brasile, sto-
ricamente nazionali da espor-
tazione. Il blocchi interisti so-
no l’aggregato più ricco, si fa
per dire, al quale fanno riferi-
mento Dunga (Julio Cesar,
Maicon, Lucio) e Maradona
(Zanetti, Milito, Burdisso):
quest’ultimo sempre se man-
terrà la panchina e continuerà
a ignorare un certo Cambias-
so. Anche l’Olanda, prima vitti-
IL BILANCINO
AZZURRO
L’Italia cercherà di
raggiungere una
percentuale
bulgara di gradimento.
Blocchi Italia Ai gruppi sono le-
gati i più bei ricordi della no-
stra nazionale. Enzo Bearzot è
legatissimo al gruppo: chi non
ricorda i 9 juventini di Argenti-
na ’78 (tutti in campo durante
tre partite), integrati all’inizio
149602301.039.png 149602301.040.png 149602301.041.png 149602301.042.png 149602301.043.png 149602301.044.png 149602301.045.png 149602301.046.png 149602301.047.png 149602301.048.png 149602301.049.png 149602301.050.png 149602301.052.png 149602301.053.png 149602301.054.png 149602301.055.png
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI
Chiellini rilancia
«Aspetto Del Piero»
w
IL GOLEADOR
I NUMERI
le presenze
in Nazionale di
Giorgio Chiellini,
che ha esordito
il 17 novembre
2004 a
Messina in
Italia-Finlandia
23
«L’intesa fra noi juventini aiuterà a cementare
ancora di più la squadra azzurra. E con Ale...»
Alberto Gilardino, 27 anni LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATO
MAURIZIO NICITA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dato storicamente questa squa-
dra che ha vinto in Germania.
Penso a Gattuso, Pirlo e Zam-
brotta».
Cominciano gli infrasettimanali
internazionali all’Olimpico.
«Prima pensiamo a battere la
Bulgaria, facendo divertire i no-
stri tifosi, così poi a ottobre af-
fronteremo senza problemi gli
altri appuntamenti. E poi torna
il fascino incredibile della
Champions. Di sicuro da ora a
dicembre si gioca tre volte a set-
timana senza soste. È il periodo
più delicato della stagione: far
bene adesso significa poi poter
raccogliere i frutti in primave-
ra».
1
Gilardino
frena Amauri:
«Non è lui
la soluzione»
VINOVO (Torino) d Operazione sim-
patia. È quella che Giorgio
Chiellini promuove per una Ju-
ventus orgoglio italico. Il difen-
sore della Nazionale non nomi-
na mai Mourinho e l’Inter, ma
ora che gli scudetti prendono la
via di Milano sono più i neraz-
zurri ad attirare antipatie. Gior-
gio lascia il suo posto in difesa e
parte all’attacco: «Credo che es-
sere in 8 qui in azzurro sia un
motivo d’orgoglio non solo per
noi e la società che punta su gio-
catori nostrani, ma anche per i
tifosi. E non parlo solo di quelli
bianconeri, perché credo che
anche in Champions possano
essere in tanti quelli soddisfatti
se andrà avanti una squadra
con tanti italiani».
Otto e mezzo e non finisce qui.
«Già. Perché speriamo che Cri-
scito torni con noi. E non dimen-
tichiamo Del Piero: un grande
campione, tutto dipenderà da
come arriverà in primavera. Lip-
gol di Chiellini
in azzurro:
contro le
Far Oer, il 21
novembre 2007
a Modena, per
le qualificazioni
all'Europeo
«Ora pensiamo a far
divertire i nostri
tifosi battendo
la Bulgaria
all’Olimpico»
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VINOVO (Torino) d «A.A.A. Offresi
27enne attaccante italiano
per ruolo di centravanti titola-
re della Nazionale». Pur col
garbo che lo contraddistin-
gue, ormai ad Alberto Gilardi-
no manca l’annuncio sul gior-
nale per sponsorizzare una
candidatura che non riesce a
decollare. Contro la Bulgaria
sarà la volta buona?
Cosa la preoccupa della Bulga-
ria?
«Berbatov. Sabato col Montene-
gro ha ribaltato la partita da so-
lo: 3 assist e un gol. Spero che
giochi come all’andata a Sofia,
non il massimo per lui».
pi lo conosce meglio di tutti e
non ha bisogno di provarlo. Mi
auguro ci possa essere sempre
più Juve con l’Italia».
Juve italica, ma brilla la stella di
Diego.
«Non c’è dubbio. E dire che col
brasiliano nonmi sonomai alle-
nato, perché ha subito diversi
infortuni e ha recuperato solo
per le partite più importanti.
Ma se gioca così per me può an-
che non allenarsi...».
Ungruppocompatto chepuòdi-
ventare zoccolo duro dell’Ita-
lia.
«Certamente. La nostra intesa
può essere positiva nel cemen-
tare il gruppo azzurro. Ma non
bisogna dimenticare chi ha fon-
Poi ci sarà Amauri...
«La forza del giocatore non si
discute. Ma non va dimenticato
che c’è anche Toni, uno che ha
dato tanto. Deve pensare solo a
star bene fisicamente».
Giorgio Chiellini, 25 anni, in allenamento AP
Amauri &Rossi «Iomi sento be-
ne, sono in forma—spiega l’at-
taccante—e credo che nonmi
manchi nulla per essere il cen-
travanti azzurro. Forse fare
gol importanti mi permette-
rebbe di avere qualcosa in più,
perciò sarebbe bello se merco-
ledì fossi proprio io a interrom-
pere questo digiuno dell’attac-
co chemanca da un po’ di tem-
po. Amauri? È un attaccante
formidabile, ma non penso
che sia lui la soluzione a tutti i
nostri problemi». Gila ha così
fiducia in sé che, essendo in
questo momento il decano del
gol in azzurro (12), mette già
nel mirino Paolo Rossi (20).
«Il mio obiettivo è almeno rag-
giungerlo per i gol segnati in
Nazionale».
IL RITORNO
numero antiviolenza 1522
Toni: «Bayern
non sarò
un peso»
In Italia circa 7 milioni di donne hanno subìto
Firenze In chiusura, però, Gi-
lardino chiede serenità anche
ai tifosi viola: «Mi spiace che ci
sia diffidenza verso la squa-
dra. I Della Valle si sono sentiti
attaccati, è meglio lasciarli la-
vorare. Faranno grandi cose
per la Fiorentina. Magari cose
come queste...». E il suo sguar-
do spazio sul centro sportivo
di Vinovo. Il comune di Firen-
ze sarà d’accordo?
violenze e abusi, vittime che per paura
Luca Toni, 32 anni LAPRESSE
o vergogna soffrono in silenzio.
La violenza sulle donne è ignoranza, è follia.
MARCO DEGL'INNOCENTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONACO DI BAVIERA d «Fino ad
ora la squadra è stata contenta
che ci fossi io. Se un giorno
non dovesse essere più così,
prenderò in considerazione
l'idea di un cambio, perché
non vorrei essere un peso per
il club». È un Luca Toni tra il
dolce e l'amaro quello che si
confessa in una lunga intervi-
sta al bisettimanale sportivo te-
desco Kicker. L'attaccante ita-
liano torna questa settimana
ad allenarsi e dice che nono-
stante la concorrenza di Go-
mez, Klose, Olic e del giovane
Thomas Müller, farà di tutto
per conquistarsi il posto in
squadra: «E'chiaro che voglio
giocare. Se sto bene nonmi de-
vo nascondere davanti a nessu-
no. Mi sento abbastanza forte
per la battaglia con la concor-
renza. Anche nel mondiale
2006 ne avevo: Del Piero, Gi-
lardino, Inzaghi, Iaquinta. Ho
giocato io». E chiude: «Ma se
nondovessi giocare a lungo, al-
lora prenderei in considerazio-
ne le offerte di altri club».
Aiutaci a fermarla.
LA CENA AZZURRA
E al ristorante
arriva Ferrara
Il 9 e 10 settembre a Roma la Presidenza Italiana
del G8 promuove la Conferenza Internazionale
sulla Violenza contro le Donne.
TORINO E ora chissà che
cosa dirà Mourinho, dopo la
polemica con Lippi sulla «Juve
scudettata» (secondo il c.t.).
Domenica sera c’è stato un
contatto fra la Nazionale (a
tinte bianconere) e Ciro
Ferrara, tecnico della Juve. Il
gruppo azzurro - grazie a un
amico di Cannavaro - ha
convinto il ristorante «Mare
Nostrum» a revocare il giorno
di chiusura e aprire ai
campioni del Mondo. Menù di
pesce per tutti, poi al
«secondo» è arrivato Ferrara
a salutare. Le telecamere di
Sky, giunte poco dopo, hanno
ripreso un Lippi innervosito,
mentre l’allenatore juventino
cercava di defilarsi.
Il 9 settembre manifesta la tua solidarietà,
indossa anche tu qualcosa di bianco.
www.pariopportunita.gov.it
149602301.056.png 149602301.057.png 149602301.058.png 149602301.059.png 149602301.060.png 149602301.061.png 149602301.063.png 149602301.064.png
MARTEDÌ 8 SETTEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R 5
NAZIONALE QUALIFICAZIONI MONDIALI
«Cassano? Prima il gruppo»
Il talento di Antonio non si discute («E’ il calcio» dice Moriero), ma l’emergenza azzurra è un’altra
VINCENZO D’ANGELO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinque tecnici
per due
domande
sulla squadra
di Lippi e le
sue decisioni
d Il talento di Cassano divide
anche gli allenatori del nostro
campionato: «Antonio è il cal-
cio e per come intendo io que-
sto sport, va sempre valorizza-
to il talento», dice Francesco
Moriero , tecnico che ha porta-
to il Frosinone in vetta alla Se-
rie B. Ieri Arrigo Sacchi, sul no-
stro giornale, aveva evidenzia-
to come «la Nazionale sia
espressione del nostro campio-
nato, dove le squadre praticano
un calcio pauroso, povero e a
volte volgare». Allora perché ri-
nunciare all’estro di Fantanto-
nio? Beretta e Delio Rossi so-
no d’accordo: «Cassano è un ta-
lento straordinario, ma ci sono
degli equilibri di gruppo da
mantenere saldi». Vicini ècer-
to: «Ora pensiamo a qualificar-
ci, poi vedrete che Cassano diffi-
cilmente resterà fuori dalla li-
sta mondiale». Atzori avvisa:
«Troppo dramma intorno a que-
sta storia: Lippi sta facendo gio-
care attaccanti importanti al po-
sto giusto, e non gente fuori luo-
go. E spero presto di rivedere
Mascara in azzurro: negli ulti-
mi 20 metri è geniale».
Gian Luca Atzori
38 anni
allenatore
Catania LAPRESSE
Mario Beretta
49 anni
allenatore
LAPRESSE
Francesco
Moriero, 40 anni,
allenatore
Frosinone LAPRESSE
Delio Rossi,
49 anni,
allenatore
AP
Azeglio Vicini,
76 anni,
ex c.t. della
Nazionale GRAFFITI
1
Cassano è un
talento, ma Lippi
sta facendo
giocare al suo
posto giocatori
di valore e non
persone fuori
ruolo: perché
tanto dramma?
Anche Mascara
merita l’azzurro.
Antonio è super,
ma il c.t. fa bene
ad andare avanti
pensando prima
al gruppo. Dei
nuovi, mi piace
come si è inserito
Criscito. Futuro?
Con Paloschi e
Balotelli, c’è da
essere ottimisti.
Per me Cassano è
il calcio, come
Totti e tutti i
fantasisti.
La Nazionale non
dovrebbe mai
prescindere dai
fuoriclasse, ma è
una mia idea.
Lippi fa le scelte,
rispettiamole.
Al di là delle
individualità,
l’allenatore
sceglie per il
bene del gruppo.
Evidentemente
ha maggiori
garanzie da
altri: dei nuovi,
Marchisio è una
bella realtà.
Credo che il c.t.
adesso preferisca
conquistare la
qualificazione
con un gruppo
rodato. Se
Cassano starà
bene, non sarà
semplice poi non
convocarlo per il
Mondiale.
D’accordo con la
scelta del c.t.
di lasciare a
casa Cassano?
C’è qualche
nuovo che l’ha
colpita?
2
Importante
avere tanti
giocatori di
una squadra
di grande
spessore come la
Juve. Specie nei
momenti
delicati, può
essere un valore
aggiunto.
Un vantaggio
nella fase
difensiva,
l’affiatamento
e alcuni
automatismi
saranno già ben
immagazzinati.
E poi parliamo di
ragazzi campioni
del Mondo
Ogni allenatore
ha la propria
mentalità e il
suo stile: lui ha
un rapporto di
fiducia e stima
ben saldo nel
tempo con
alcuni giocatori.
Per il gruppo
è fondamentale.
La Nazionale si
ritrova ogni
tanto, è un bene
avere un blocco
di giocatori che
giocano insieme
tutto l’anno e di
grande qualità:
nel calcio
moderno è un
sicuro vantaggio.
Quando una
formazione di
vertice dà tanti
giocatori alla
Nazionale, anche
giovani, è buon
segno: vuol dire
che c’è già una
intelaiatura
vincente di
partenza.
Dopo tanti anni
in Nazionale
c’è un nuovo
blocco formato
da giocatori
juventini: che
vantaggi può
portare?
Blocco Juve Sui tanti juventini
in Nazionale, tutti d’accordo
che sia un vantaggio: «Per affia-
tamento e automatismi è un va-
lore aggiunto».
IL PERSONAGGIO IL BRASILIANO: «IO E MELO AIUTEREMO LA SQUADRA BIANCONERA A VINCERE»
Diego: «Sono orgoglioso
di giocare in questa Juve»
ti insieme faremo grandi cose,
come la gente si aspetta: la so-
cietà ha investitomolto sulmer-
cato, per cui è logico che si at-
tenda dei risultati. Io, poi, sono
talmente ambizioso che nonmi
accontento di giocare il campio-
nato: aspiro ai successi più im-
portanti con la Juve e voglio gio-
care un ruolo di primo piano an-
che in Champions».
co: è l'uomo giusto permigliora-
re, e dimolto, la squadra in per-
sonalità e qualità. Dopo la parti-
ta con la Roma mi ha chiamato
Montero che ne era rimasto im-
pressionato perché ha rivisto in
lui il suo stesso spirito di com-
battente, ma con piedi migliori.
Quanto a Diego, quel che mi ha
sorpreso è stato il fatto che ab-
bia saputomettersi a disposizio-
ne della squadra tanto in fretta,
giocando da leader. Le qualità
no, quelle le conoscevamo per-
fettamente: lo avremmo preso
anche prima, ma non poteva-
mo perché eravamo in B e poi
perché c’erano dei limiti di spe-
sa. Però siamo stati bravi aman-
tenere caldi i rapporti e quando
è stato il momento di scegliere
lui non ha esitato».
«Non mi aspettavo
di trovare tanto
entusiasmo: devo
ricambiare»
ne spagnolo Don Balon :«Non
mi aspettavo che il mio arrivo
suscitasse tanto entusiasmo. So
che ora devo ricambiare tutto
questo affetto sul campo, ma
con gol e buon calcio spero di
riuscirci. Comunque già essere
qui, alla Juventus, è un sogno
divenuto realtà. Sono orgoglio-
so di questo e onorato di gioca-
re nella stessa squadra di Del
Piero, con il quale c’intendere-
mo sicuramente al volo. Ma ab-
biamo una rosa con tanta quali-
tà in tutte le zone del campo: io
ho molto entusiasmo e sono fi-
ducioso per questa stagione».
Oltre lo scudetto Tra i motivi di
fiducia di Diego c’è anche l’arri-
vo di Felipe Melo. «Anche se la
Juve aveva già un organico im-
portante — spiega — con Melo
eme ha aumentato di gran lun-
ga il potenziale. Sia io che lui
siamo giocatori che combinano
fantasia e tecnica, è un qualco-
sa di genetico in noi brasiliani,
e contribuiremo anche con la
nostra mentalità vincente. Tut-
Melo, il massimo Di Melo e di
Diego ha parlato pure Alessio
Secco. «Quando abbiamo capi-
to che le richieste per D’Agosti-
no erano alte — ha raccontato
il direttore sportivo a Juve
Channel — il cda ha deciso di
fare uno sforzo in più per avere
il massimo. Melo è costato pa-
recchi milioni, e ne siamo con-
sapevoli, ma nel suo ruolo è uni-
TORINO d Due partite di Diego
sono bastate a liberare tutte le
ambizioni che i tifosi della Ju-
ventus cullavano da tre anni. Il
brasilianoha già convinto e sor-
preso tutti. Compreso se stesso,
come ha confessato al magazi-
Diego Ribas da Cunha, 24 anni,
fantasista, al primo anno in A EIDON
l.c.
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