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TOSCA
Melodramma in tre atti.
testi di
Victorien Sardou
Luigi Illica
Giuseppe Giacosa
musiche di
Giacomo Puccini
Prima esecuzione: 14 Gennaio 1900, Roma.
www.librettidopera.it
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Informazioni
Tosca
Cara lettrice, caro lettore, il sito internet www.librettidopera.it è dedicato ai libretti
d'opera in lingua italiana. Non c'è un intento filologico, troppo complesso per essere
trattato con le mie risorse: vi è invece un intento divulgativo, la volontà di far
conoscere i vari aspetti di una parte della nostra cultura.
Ogni libretto è stato cercato e realizzato con passione: acquistando i compact-disc
realizzati aiutate a portare avanti e a migliorare la qualità di questa iniziativa.
Motivazioni per scrivere note di ringraziamento non mancano. Contributi e
suggerimenti sono giunti da ogni dove, vien da dire «dagli Appennini alle Ande».
Tutto questo aiuto mi ha dato e mi sta dando entusiasmo per continuare a migliorare e
ampiare gli orizzonti di quest'impresa. Ringrazio quindi:
chi mi ha dato consigli su grafica e impostazione del sito, chi ha svolto le operazioni
di aggiornamento sul portale, tutti coloro che mettono a disposizione testi e materiali
che riguardano la lirica, chi ha donato tempo, chi mi ha prestato hardware, chi mette a
disposizione software di qualità a prezzi più che contenuti.
Infine ringrazio la mia famiglia, per il tempo rubatole e dedicato a questa
attività.
I titoli vengono scelti in base a una serie di criteri: disponibilità del materiale, data
della prima rappresentazione, autori di testi e musiche, importanza del testo nella
storia della lirica, difficoltà di reperimento.
A questo punto viene ampliata la varietà del materiale, e la sua affidabilità, tramite
acquisti, ricerche in biblioteca, su internet, donazione di materiali da parte di
appassionati. Il materiale raccolto viene analizzato e messo a confronto: viene
eseguita una trascrizione in formato elettronico.
Quindi viene eseguita una revisione del testo tramite rilettura, e con un sistema
automatico di rilevazione sia delle anomalie strutturali, sia della validità dei lemmi.
Vengono integrati se disponibili i numeri musicali, e individuati i brani più
significativi secondo la critica.
Viene quindi eseguita una conversione in formato stampabile, che state leggendo.
Grazie ancora.
D ario Z anotti
Libretto n. 3, prima stesura per www.librettidopera.it: febbraio 2002.
Ultimo aggiornamento: 26/01/2008.
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AA. VV. / G. Puccini, 1900
Personaggi
P E R S O N A G G I
Floria T OSCA , nota cantante .......... SOPRANO
Mario C AVARADOSSI , pittore .......... TENORE
Il barone S CARPIA , capo della polizia .......... BARITONO
Cesare A NGELOTTI , prigioniero politico evaso .......... BASSO
Il S AGRESTANO .......... BASSO
S POLETTA , un agente di polizia .......... TENORE
S CIARRONE , un altro agente .......... BASSO
Un C ARCERIERE .......... BASSO
Un P ASTORE .......... ALTRO
Un Cardinale - Il Giudice del fisco - Roberti, esecutore di giustizia
Uno Scrivano - Un Ufficiale - Un Sergente.
Soldati, Sbirri, Dame, Nobili, Borghesi, Popolo, ecc
Roma: giugno 1800.
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Atto primo
Tosca
A T T O P R I M O
Scena prima
La chiesa di Sant'Andrea della Valle.
A destra la cappella Attavanti. A sinistra un impalcato; su di esso un
gran quadro coperto da tela. Attrezzi vari da pittore. Un paniere.
A NGELOTTI
(vestito da prigioniero, lacero, sfatto, tremante dalla paura, entra ansante, quasi
correndo, dalla porta laterale. - Dà una rapida occhiata intorno)
Ah!... Finalmente!... Nel terror mio stolto
vedea ceffi di sbirro in ogni volto!
(torna a guardare attentamente intorno a sé con più calma a riconoscere il luogo. -
Dà un sospiro di sollievo vedendo la colonna con la pila dell'acqua santa e la
madonna)
La pila... la colonna...
«A piè della madonna»
mi scrisse mia sorella...
(vi si avvicina, cerca ai piedi della madonna e ne ritira, con un soffocato grido di
gioia, una chiave)
Ecco la chiave!... ed ecco la cappella!...
(addita la cappella Attavanti, febbrilmente introduce la chiave nella serratura, apre la
cancellata, penetra nella cappella, richiude... e scompare)
Scena seconda
S AGRESTANO (appare dal fondo: va da destra a sinistra, accudendo al governo della chiesa: avrà in
mano un mazzo di pennelli)
E sempre lava!... Ogni pennello è sozzo
peggio d'un collarin d'uno scagnozzo.
Signor pittore... Toh!...
(guarda verso l'impalcato dove sta il quadro, e vedendolo deserto, esclama sorpreso:)
Nessuno! ~ Avrei giurato
che fosse ritornato
il cavalier Cavaradossi.
(depone i pennelli, sale sull'impalcato, guarda dentro il paniere, e dice:)
No,
sbaglio. ~ Il paniere è intatto.
(scende dall'impalcato. Suona l'angelus. Il Sagrestano si inginocchia e prega
sommesso:)
Angelus Domini nuntiavit Mariae,
et concepit de Spiritu Sancto.
Ecce ancilla Domini,
fiat mihi secundum verbum tuum.
Et Verbum caro factum est,
et habitavit in nobis.
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AA. VV. / G. Puccini, 1900
Atto primo
Scena terza
Cavaradossi - Sagrestano.
C AVARADOSSI
(dalla porta laterale, vedendo il Sagrestano in ginocchio)
Che fai?
S AGRESTANO
(alzandosi)
Recito l'Angelus.
(Cavaradossi sale sull'impalcato e scopre il quadro. È una Maria Maddalena a grandi occhi azzurri con una gran
pioggia di capelli dorati. Il pittore vi sta dinanzi muto attentamente osservando)
(il Sagrestano, volgendosi verso Cavaradossi per dirigergli la parola, vede il quadro scoperto e dà in un grido di
meraviglia)
S AGRESTANO
Sante
ampolle! Il suo ritratto!
C AVARADOSSI
(volgendosi al Sagrestano)
Di chi?
S AGRESTANO
Di quell'ignota
che i dì passati a pregar qui venìa...
(con untuosa attitudine accennando verso la madonna dalla quale Angelotti trasse la
chiave)
Tutta devota ~ e pia.
C AVARADOSSI
(sorridendo)
È vero. E tanto ell'era
infervorata nella sua preghiera
ch'io ne pinsi, non visto, il bel sembiante.
S AGRESTANO
(scandalizzato)
(Fuori, Satana, fuori!)
C AVARADOSSI
(al Sagrestano)
Dammi i colori!
(il Sagrestano eseguisce. Cavaradossi dipinge con rapidità e si sofferma spesso a riguardare il proprio lavoro: il
Sagrestano va e viene, portando una catinella entro la quale continua a lavare i pennelli)
(a un tratto Cavaradossi si ristà di dipingere; leva di tasca un medaglione contenente una miniatura e gli occhi
suoi vanno dal medaglione al quadro)
C AVARADOSSI
Recondita armonia
di bellezze diverse!... è bruna Floria,
l'ardente amante mia...
S AGRESTANO
(a mezza voce, come
brontolando)
(Scherza coi fanti e lascia stare i santi!)
(s'allontana per prendere l'acqua onde pulire i pennelli)
C AVARADOSSI
E te, beltade ignota,
cinta di chiome bionde!
Tu azzurro hai l'occhio, Tosca ha l'occhio nero!
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